Pomodoro: meglio crudo o cotto? Benefici, curiosità e consigli
Pomodoro: crudo o cotto? La risposta non è così scontata
Fresco, rosso, succoso: il pomodoro è un simbolo dell’alimentazione mediterranea e uno degli ortaggi più amati in cucina. Ma spesso ci si chiede: fa meglio crudo o cotto?
La verità è che entrambi i modi di consumarlo offrono vantaggi, diversi ma complementari. Vediamoli insieme.
I benefici del pomodoro crudo
Il pomodoro crudo è:
Ricco di vitamina C, un potente antiossidante che sostiene il sistema immunitario e favorisce l’assorbimento del ferro.
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- Fonte di acido folico, utile in gravidanza e per la rigenerazione cellulare.
- Ricco di acqua e fibre, che favoriscono idratazione e regolarità intestinale.
- Povero di calorie, adatto a un’alimentazione leggera.
Consumare pomodori crudi in insalate o piatti freddi è un ottimo modo per approfittare della stagionalità estiva e aumentare il consumo di vegetali freschi.
I benefici del pomodoro cotto: il potere del licopene
Quando il pomodoro viene cotto (ad esempio per preparare passata, sughi o salse), alcune vitamine come la C si riducono, ma si potenzia un altro componente: il licopene.
Il licopene è un carotenoide (responsabile del colore rosso) con potenti proprietà antiossidanti, utili per:
contrastare lo stress ossidativo
proteggere la salute cardiovascolare
sostenere la salute della prostata
aiutare nella prevenzione di alcune forme tumorali
La cottura rende il licopene più biodisponibile, cioè più facilmente assorbibile dal nostro corpo. E se aggiungiamo un filo d’olio extravergine d’oliva, l’assorbimento aumenta ulteriormente, poiché il licopene è liposolubile.
Quindi: meglio crudo o cotto?
Entrambi i metodi sono validi e non si escludono a vicenda:
Crudo → per beneficiare della vitamina C, della freschezza e dell’effetto saziante.
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- Cotto → per aumentare l’assorbimento del licopene e sfruttarne i benefici a lungo termine.
L’ideale? Alternare e variare: un’insalata di pomodori a pranzo, una salsa di pomodoro al forno per cena, una zuppa estiva fredda o una passata casalinga.
Attenzione alla sensibilità individuale
Per alcune persone, soprattutto chi soffre di gastrite, reflusso o colon irritabile, il pomodoro può risultare irritante, soprattutto se crudo e acerbo.
In questi casi, meglio:
preferire pomodori ben maturi
consumarli cotti e privati della buccia e dei semi
ridurne la frequenza, se compaiono sintomi
Chiedere consiglio a un professionista della nutrizione può aiutare a trovare il giusto equilibrio.
Il pomodoro è un alimento versatile, leggero e ricco di benefici. Non esiste una “versione migliore”, ma un uso consapevole, che tenga conto del tipo di cottura, del momento della giornata e delle esigenze individuali.
Il mio consiglio: abbinalo sempre a una fonte di grassi buoni (olio evo, avocado, frutta secca) per aumentare l’assorbimento dei suoi preziosi nutrienti.
